Gradi di difficoltà dell’escursionismo

Uno dei nostri principi fondamentali è quello di vivere le escursioni in completa sicurezza, per questo ogni nostro itinerario viene analizzato e valutato secondo i livelli di difficoltà dell’escursionismo proposti dal CAI – Club Alpino Italiano.

T

Turistico: l’itinerario si svolge su strade forestali, sterrate o facili mulattiere sempre bene indicate e senza problemi di orientamento nei casi di nebbia o cattivo tempo. Dislivelli contenuti entro i 250-300 metri, tempi di percorrenza compresi nell’arco di tre ore.

E

Escursionistico: Il percorso si svolge su sentiero difficile ed anche fuori pista, il terreno è sconnesso, possono mancare i segnali. Dislivelli oltre i 500 metri e talvolta i 1000. L’itinerario supera le tre ore, è complesso, richiede capacità di orientamento, conoscenza di carte e bussola, esperienza di montagna e dei pericoli, allenamento, equipaggiamento adeguato.

EE

Escursionistico Esperti: effettuare il percorso richiede lunga esperienza, allenamento e forza fisica, capacità di muoversi anche nei terreni pericolosi, necessità di portare al seguito materiale da bivacco.

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Escursionistico Esperti con attrezzatura: come il precedente, la presenza di attrezzati (o vie ferrate) rende necessario l’uso di dispositivi di auto assicurazione (corde, imbrago, discensore, moschettoni etc.)

 

Equipaggiamento base – escursione giornaliera:

Abbigliamento

  • Scarpe da trekking
  • Calze da trekking
  • Abiti leggeri comodi e possibilmente tecnici
  • Giacca leggera: In materiale impermeabile e, per quanto possibile, traspirante
  • Un cambio minimo
  • Un cappello

Alimentazione:

L’alimentazione prima e durante un’ escursione deve essere corretta. Ciò significa che serve avere il giusto apporto calorico. Non può essere ne esigua ne esagerata. Tenuto conto di ciò scegliamo i cibi tenendo anche conto del loro peso, del loro rendimento da cotti, della grandezza, della complessità di preparazione e infine dell’eventuale spazzatura che producono.

Acqua:

È la bevanda migliore: riduce la stanchezza e aumenta la concentrazione. Ovviamente evita la disidratazione.
Considerato il percorso, preoccupiamoci sempre di iniziare un escursione con una riserva idrica, anche se siamo certi di poterne reperire durante l’escursione. L’acqua è pesante, ma senza di essa possiamo vivere al massimo 48 ore.
Evitiamo le bibite energetiche: gli integratori salini si possono comprare a parte e sciogliere quando lo si desidera.

La marcia:

Anche nel camminare bisogna seguire alcune regole. Nonostante sia una capacità ovvia ed abituale, nell’ambito di un’escursione diventa una vera e propria attività fisica. Ecco alcuni consigli da seguire:

  1. Camminare ad una velocità costante e cercare di bere solo durante le soste.
  2. Cercare per quanto possibile di sostare 10 minuti per ogni ora di camminata. Mai sostare prima di una salita – la salita va affrontata con passo sicuro cercando di non rallentare e di non sostare.
  3. Tenere il gruppo più compatto possibile.
  4. La discesa non è uno scivolo di giochi d’acqua e la si affronta con passo costante, senza correre. A seconda della pendenza camminare a zig zag.
  5. In caso di dolore fermarsi e valutare la situazione.
  6. Nel caso di lesioni e bolle nei piedi, non modificare le posture corrette: possono causare dolori maggiori.
  7. Nonostante sia un’attività fisica, tutti (o quasi) siamo in grado di camminare per svariati chilometri. Il trekking è quindi una questione di testa. È qui che si insinua, la fatica, lo sconforto e l’annichilirsi della volontà. Cerchiamo di tenere un morale altro, soprattutto se siamo noi a guidare gli altri. Godiamoci il panorama, le persone, le elucubrazioni dei nostri pensieri: ci aiuterà.
  8. Percorrere un tratto ragionevole studiando chilometraggio, pendenze, difficoltà del percorso e complessità del fondo. Camminare con la mente sempre lucida e concentrata ci aiuta ad evitare situazioni pericolose.

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ConsorzioTepilora